
07 Mar Industria 4.0; come al solito siamo in “cronico” ritardo…
Finalmente ieri abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad un interessantissimo workshop organizzato da Unindustria Bologna che ha fatto un po’ di luce sulle agevolazioni fiscali in ottica INDUSTRIA 4.0 (Legge 232/2016).
La sintesi che ne abbiamo ricavato è la seguente :
- veramente importante è il finanziamento che il governo ha messo a disposizione della legge; sono per ora 140 miliardi di euro.
- la durata della agevolazione, che si basa sul valore di ammortamento, è 1/1/2017 – 30/6/2018; nel periodo 1/1/2018 – 30/6/2018 la validità è legata ad alcuni prerequisiti da attivare entro il 31/12/2017. Questo pertanto fa capire quanto siamo in ritardo, considerando che sono previste diverse fasi intermedie del tipo verifica se l’azienda ed il bene possiedono i prerequisiti, assessment in fabbrica per verificare l’esistenza dei requisiti di connessione ed interconnessione previsti dalla legge, ordine, consegna ed installazione con collaudo, perizia giurata o dichiarazione di conformità da parte del legale rappresentante.
- la Legge, come si era percepito dai rumors emersi durante la preparazione, è fortemente orientata alla manifattura ed in particolare al plant della manifattura stessa, infatti il focus delle agevolazioni si orienta ad investimenti esclusivamente CAPEX e non OPEX – ( CAPEX = CAPital EXpenditure – OPEX = OPerational EXpenditure ); sono pertanto escluse dai benefici le formule in “pay per use”.
- l’accesso al finanziamento via ammortamento sia per il super che per l’iper deve soddisfare una serie di prerequisiti. Quello primario è che si tratti di un bene materiale (semplifichiamo in macchina utensile o like …) nuovo o mai usato oppure ricondizionato (revamping) e che sia incluso nella tabella dell’allegato A della legge per l’iper e nella tabella allegato B per il super.
- per gli investimenti in Information Technology, esterni alla fornitura di un macchinario, bisogna innanzitutto considerare che, essendo immateriali, prevedono il super e non l’iper ammortamento ed inoltre sono ammessi solo con il prerequisito che sia stato acquistato un macchinario della tabella allegato A e, per quanto riguarda il software, sono previsti solo alcuni pacchetti che si riferiscono all’area della produzione, il relativo controllo e la sicurezza fisica; senza percio’ includere l’intero ERP aziendale, compresi pacchetti legacy esterni a quanto detto sopra.
- la parte sensoristica cablata invece e la relativa piattaforma di interconnessione (IoT like) che consente il dialogo uomo macchina, rappresenta un argomento a se stante che e’ stato di fatto inserito nella tabella dell’allegato A e pertanto ammortizzabile con l’iper finanziamento, in quanto punto di arrivo della rivisitazione in logica Industria 4.0. È ovvio che in questo caso, dipenderà molto dalla tipologia dell’intervento, in quanto torniamo al punto CAPEX e non OPEX e la rispondenza dell’investimento, si assesterà meglio strada facendo e condividendo il sentiment dell’eventuale perito che certifichi con perizia giurata la presenza dei requisiti necessari.
Questo quanto emerso dall’ottimo lavoro organizzato da Unindustria Bologna in collaborazione con Anie e lo Studio Margotto & Partners. Vi sono ovviamente varie sfaccettaure che possono avvicinare o meno l’investimento alla applicazione della legge e dei benefici che essa offre; questi ovviamente fanno parte degli immancabili casi “borderline” che si affineranno grazie alle interpellanze condivise con l’agenzia delle entrate. Siamo però come al solito in super ritardo e dobbiamo correre per non perdere questa ottima occasione che, agendo sugli ammortamenti, offre benefici segmentati nel tempo ma pianificati al momento della decisione dell’investimento, rispetto al passato in cui si dovevano richiedere finanziamenti agevolati di dubbia e lunghissima attuazione …
La presente Legge può cumulare altre forme di finanziamento dello Stato o delle Regioni; vale la regola che il finanziamento complessivo non può mai superare il valore complessivo dell’investimento e va’ valutato caso per caso (de minimis, etc.).
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